Presidente della Corte costituzionale alla Giornata Memoria cronisti uccisi
CERIMONIA IL 3 MAGGIO A NAPOLI NELL’AUDITORIUM RAI
Con Francesco Amirante presenti familiari vittime. Premiati Pappaianni e Migliaccio
Il Presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante parteciperà domenica prossima, 3 maggio, alla seconda Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo nel dopoguerra in Italia, che si svolgerà a Napoli nel Foyer dell’Auditorium del Centro di produzione della Rai, a Fuorigrotta, a partire dalle 10.
Accanto ad Amirante saranno presenti i familiari dei cronisti uccisi in Italia dalla criminalità organizzata e degli altri giornalisti ed operatori televisivi che hanno sacrificato la vita alla libertà di stampa in giro per il mondo, rappresentanti delle istituzioni e di tutte le organizzazioni del giornalismo nazionale e campano.
Il programma prevede che, oltre agli interventi delle autorità e dei rappresentanti del giornalismo, siano proiettati filmati dedicati ad alcune delle vittime - Mario Francese, Enzo Baldoni, Italo Toni, Graziella De Paolo, realizzati da Mario Ricucci, Carlo Lucarelli, Claudio Moschin – che i familiari leggano articoli scritti dai colleghi uccisi o ricordino la loro vicenda, che il cronista della Repubblica Francesco Viviano illustri le sue recenti scoperte sull’uccisione di Mauro De Mauro.
Il “Coro della Società polifonica della Pietrasanta”, diretto dal maestro Rosario Peluso eseguirà quindi brani di autori rinascimentali e contemporanei dedicati al dolore e alla rinascita dell’impegno civile.
Saranno anche premiati due cronisti napoletani che negli ultimi mesi hanno subìto pesanti intimidazioni e tentativi di limitare la loro attività professionale: Claudio Pappaianni e Alessandro Migliaccio.
La manifestazione dell’Unci si svolge in concomitanza con la Giornata mondiale della libertà d'informazione decisa dall’Onu che si tiene a Doha, capitale del Qatar, sui temi del dialogo interculturale e interreligioso e sulle norme etiche e professionali di autoregolamentazione dei giornalisti che in Italia assumono un valore determinante per arrestare il tentativo del ddl Alfano - contro il quale l’Unci e tutto il giornalismo si sta battendo con grande forza e tenacia - di annullare la cronaca nera e giudiziaria