Niente privacy per la casta
XXVI CONGRESSO FNSI: LA MOZIONE DEI CRONISTI
Al Congresso della Fnsi di Bergamo, Romano Bartoloni ha presentato la mozione, sottoscritta da tutti i delegati iscritti ai Gruppi cronisti, approvata per acclamazione.
14 gennaio 2011, Bergamo - Nel sollecitare i nuovi organismi federali a mantenere alta la vigilanza sui pericoli sempre incombenti di leggi liberticide, il Congresso della FNSI, riunito a Bergamo dall’11 al 14 gennaio 2011, propone il lancio di una campagna di denuncia e di sbugiardamento sulle vere intenzioni della casta nei ricorrenti progetti di black-out sulle intercettazioni.
Dietro il pretesto della tutela della privacy, non dei cittadini bensì della loro, si nascondono i disegni di prevaricazione dei potenti: difendere i propri privilegi con una sorta di salvacondotto, imporre il silenzio totale sui fatti e sui misfatti della cronaca di tutti i giorni, mettere la sordina sull’intreccio fra politica e malaffare, tarpare le ali alla critica e alla mediazione giornalistica. Appare chiaro che qualsiasi provvedimento legislativo sulle intercettazioni si riserva lo scopo di assicurare una specie di immunità, benché, in democrazia, la rilevanza dei comportamenti non sia soltanto giuridica, ma anche politica, sociale ed etica. Per affidare un minimo di credibilità ad un eventuale ddl sarebbe più convincente escludere dalla disciplina gli atti riguardanti le cariche elettive di ogni livello e gli amministratori di società pubbliche o a partecipazione statale.