L’editoria non va male per il costo del lavoro ma per la incapacità di fare business
XXVI CONGRESSO FNSI: ALESSANDRO GALIMBERTI
L’intervento del consigliere nazionale del Gruppo Lombardo
13 gennaio 2011, Bergamo - Oggi il Sole 24 Ore è in sciopero. È il primo dei 3 giorni di sciopero che l’assemblea ci ha affidato. Il Sole 24 Ore sciopera perché il piano di crisi adottato e condiviso dal Cdr precedente ha determinato, nei primi 9 mesi dell’anno, una riduzione di 7 milioni e mezzo di euro del costo del lavoro. Il conto economico della società continua a essere disastroso. La redazione ha fatto la sua parte, ma come tutta la categoria siamo sprofondati in una sorta di autocolpevolizzazione.
Ci hanno fatto credere e noi ci abbiamo creduto, che l’editoria va male perché noi costiamo tanto, che le aziende sono in rosso perché noi abbiano dei costi insostenibili. Non è vero.
La vicenda del Sole 24 Ore dimostra che le aziende non sono capaci di fare ricavi sui nuovi media. Abbiamo fornito un alibi ai nostri manager per la loro incapacità di produrre ricavi. L’editoria va male perché gli editori non sono ancora stati capaci di sviluppare un modello di business, per colpa della crescente pirateria che non viene perseguita. Ci sono siti russi e spagnoli che alle 6 del mattino mettono online l’edizione del Sole 24 Ore. Noi giornalisti invitiamo l’azienda a rivendicare il diritto d’autore. I nostri abbonamenti da 130 mila di qualche anno fa sono scesi a circa 90 mila, anche per colpa della pirateria.