Domenica, 22 Dicembre 2024 22:53
DONATI ALL’UNCI OGGETTI APPARTENUTI A FALCONE, BORSELLINO E ALFANO
Saranno mostrati agli studenti, ai turisti e alle autorità
in occasione delle visite al Giardino della Memoria di Palermo
Il portasigarette di Paolo Borsellino. La macchina fotografica di Giuseppe Alfano. La penna stilografica di Giovanni Falcone. Tre oggetti appartenuti a tre vittime della mafia, due magistrati e un giornalista, sono stati donati dai familiari che hanno accolto una proposta avanzata il mese scorso dal Vice-Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales. Nella sede della Fondazione Falcone, a Palermo, la presidente dell’organismo, Maria Falcone, ha incontrato Zingales che, nell’occasione, era accompagnato dal componente del Consiglio direttivo dell’Unci Sicilia, Antonella Romano, e ha consegnato l’astuccio contenente la penna stilografica appartenuta al fratello.
<In attesa di veder realizzato, un giorno spero non molto lontano, il Museo della Legalità e dell’Antimafia – ha detto il Vice-Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, – ho chiesto ai familiari di tre vittime se potevano donare degli oggetti appartenuti ai loro cari. Gli oggetti appartenuti a Falcone, Borsellino e Alfano saranno mostrati a studenti, visitatori e turisti quando visiteranno il Giardino della Memoria di Ciaculli. E’ un modo concreto di avvicinare i visitatori alla storia delle vittime>.
<Ho accettato volentieri la richiesta dei cronisti – ha detto Manfredi Borsellino, figlio di Paolo ucciso in via d’Amelio nel 1992 assieme a 5 agenti di polizia – perchè se ciò può contribuire ad accelerare l’iter per il progetto del Museo a Ciacullii, credo valga la pena privarsi di qualche oggetto appartenuto a nostro padre>.
<Non abbiamo avuto difficoltà a donare all’Unci gli oggetti appartenuti a nostro padre – hanno dichiarato Fulvio e Francesco Alfano, figli del cronista ucciso nel 1993 a Barcellona –. Gli studenti in visita al Giardino potranno toccare con mano la macchina fotografica, uno strumento che papà utilizzava spesso per i suoi servizi>.
<Abbiamo scelto di donare ai cronisti la penna stilografica – ha spiegato Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso a Capaci nel 1992 assieme a tre poliziotti e alla moglie Francesca – perchè faceva parte degli oggetti quotidiani che Giovanni utilizzava con maggiore frequenza>.
<Nell’attesa di poter un giorno tenere a battesimo il museo dell’antimafia al Giardino della Memoria – ha dichiarato il Presidente dell’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo – è con grande onore e con grande gioia che accogliamo l’impegno di custodire alcuni oggetti appartenuti a quegli eroi che hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla criminalità organizzata. La lodevole iniziativa voluta fortemente dal Vice-Presidente nazionale Leone Zingales rappresenta un ulteriore passo avanti in quel grande processo portato avanti strenuamente dall’Unci di sensibilizzazione delle vecchie e delle nuove generazioni contro l’odioso fenomeno mafioso>.
Nelle foto:in alto, Maria Falcone consegna la penna del fratello a Leone Zingales. Sotto da sin: Antonella Romano, Zingales e Maria Falcone