Domenica, 22 Dicembre 2024 22:11

IL FIGLIO DI BEPPE ALFANO RICORDA A PALERMO LE VITTIME DELLA MAFIA

Nel giorno dedicato agli alberi un momento di riflessione al Giardino della Memoria

 

Il figlio di Beppe Alfano, Fulvio, si è recato nel pomeriggio di oggi al Giardino della Memoria e ha reso omaggio alle vittime della mafia. Fulvio, il più piccolo dei figli del giornalista ucciso l’8 gennaio 1993, è stato accolto nel sito di Ciaculli dal Vice-Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales. L’occasione è stata dettata dalla Giornata mondiale dell’albero che ricorre proprio oggi.

"Ricordare le vittime della mafia, ogni giorno, ogni minuto, e non soltanto durante gli anniversari". Lo ha detto Fulvio Alfano, a conclusione della visita al Giardino dove i magistrati dell’Anm ed i cronisti dell’Unci gestiscono un grande appezzamento di terra confiscato alla mafia. Il più giovane dei figli del giornalista assassinato a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) si è soffermato per un momento di riflessione davanti agli alberi che ricordano il padre e le altre vittime cadute per mano mafiosa.

"Nel giorno in cui si celebrano gli alberi – ha sottolineato il Vice-Presidente dell’Unci, Leone Zingales – nel Giardino della Memoria il figlio di un giornalista ucciso dalla mafia timbra questo momento. E per citare la poetessa americana Lucy Larcom “Chi pianta un albero, pianta una speranza”. Gli alberi di questo Giardino sono gli alberi che guardano alla speranza, al futuro di una Sicilia, di un’Italia senza mafie".

"L’albero – ha sottolineato il presidente della sezione distrettuale dell’Anm di Palermo, il giudice Matteo Frasca – è il simbolo del Giardino della Memoria perchè si identifica con la vita. Alla incultura della morte e della violenza di Cosa nostra rispondiamo con la cultura della vita e della democrazia".

 Il 21 novembre si celebra la Giornata nazionale degli alberi. E’ stata istituita, come ricorrenza nazionale riconosciuta ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 10 del 14 gennaio 2013, con l’obiettivo, attraverso la valorizzazione e la tutela dell’ambiente e del patrimonio arboreo e dei boschi, dei promuovere la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero nella cultura italiana. Nel Giardino della Memoria di Ciaculli i cronisti ed i magistrati dal 5 gennaio 2005 piantano alberi dedicati a tutte le vittime della mafia. I primi due alberi sono stati intestati al giornalista Giuseppe Fava, ucciso a Catania il 5 gennaio 1984, e alle vittime della strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992 in cui sono stati trucidati il procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Borsellino, e cinque agenti della polizia di Stato.

 

 

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Quaderno sul Ddl Alfano

 

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