Il cordoglio dell'UNCI per la scomparsa di Giorgio Pisano, cronista della Sardegna
Era l'ultimo “figlio” di un grande maestro del giornalismo sardo, Vittorino Fiori
Aveva 66 anni. Era Giorgio Pisano. Cronista formato in un’epoca che non c’è più. Firma di punta dell’Unione Sarda, avrebbe potuto regalare il suo talento a palcoscenici più vasti di quello regionale, come gli era stato chiesto più volte, se il legame con la famiglia, la sua terra e in particolare con la sua città, Cagliari, non avessero avuto il sopravvento in una personalità senza fronzoli che non ha mai inseguito l’ambizione. Ultimo “figlio” di un grande maestro del giornalismo sardo, Vittorino Fiori, era un cronista che badava solo alla verità e alla semplicità. In prima linea, giovanissimo, all’epoca in cui la cronaca, in Sardegna, era ancora quella dei sequestri di persona e il lavoro era fatto di suole da consumare, di buone informazioni e dirette. Detestava i formalismi e aveva chiesto agli amici che gli risparmiassero un coccodrillo e il funerale. Schietto, indipendente, amato o odiato. Anche dopo la pensione, sei anni fa, non era stato capace di lasciare del tutto la cronaca. In una rubrica dell’Unione, intitolata “Non ci sto”, aveva continuato a raccontare Cagliari e la Sardegna. Preciso, asciutto, profondo, non dimenticava lo spazio per un sorriso garbato e intelligente. Una penna leggera e dura. Un esempio di un mestiere che ha amato, forse, più di sé stesso.
L'Unione nazionale cronisti italiani piange la scomparsa di Giorgio Pisano e partecipa al dolore dei suoi familiari.