UNA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SUL DIRITTO DI CRONACA CHE CHE FA DISCUTERE
Sul Corriere della Sera di oggi, 18 agosto, a firma di Luigi Ferrarella, a pagina 27, appare un interessante articolo su una sentenza del Consiglio di Stato a proposito di diritto all'accesso e diritto di cronaca/libertà di informazione.
Il Consiglio di Stato (quarta sezione giurisdizionale, presidente l'ex ministro della Funzione Pubblica del Governo Monti, Filippo Patroni Griffi) sostiene infatti con una visione a nostro avviso più politica che di diritto, che "occorre evitare ogni generalizzazione sul rapporto tra diritto di accesso agli atti e libertà di informare".
Chi chiede l'accesso agli atti deve- secondo questa sentenza - dimostrare il proprio personale interesse (non di terzi, non della collettività indifferenziata) a conoscere gli atti e i documenti richiesti... Il diritto di cronaca non basta: "è presupposto fattuale del diritto a essere informati, ma non è di per sé solo la posizione che legittima chi chiede l'accesso".
Insomma, il Consiglio di Stato sembra ergersi ancora una volta a difensore dei segreti dei burocrati, con tanti saluti alla trasparenza, quella richiesta da anni dall'Unione Cronisti, nell'interesse del cittadino.