Contro le minacce a Sandro Rutolo pieno sostegno dei cronisti italiani
IL MINISTRO MARONI ASSICURI LE MASSIME GARANZIE DI TUTELA
Se la polemica politica supera i livelli di civiltà si rischia di aizzare criminali o sconsiderati
06 ottobre 2009 - I cronisti esprimono pieno sostegno al collega Sandro Ruotolo, raggiunto da un a lettera di minacce per sè e la sua famiglia, e sottolineano che quando la polemica politica contro il lavoro dei giornalisti supera ogni limite consentito dalle elementari norme della civiltà si rischia di aizzare la follia di qualche sconsiderato o criminale.
Il Presidente dell’Unci Guido Columba e il Presidente del Gruppo Cronisti Campani Renato Rocco ricordano che, come sostiene sempre lo stesso Ruotolo, le minacce e le intimidazioni si combattono soprattutto essendo più cronisti, cioè non lasciando solo il collega come un facile bersaglio per i prepotenti o i criminali, ma garantendogli attorno una “cintura di sicurezza” di tante voci di altri cronisti.
Già troppi colleghi, in tante Regioni d’Italia, sono sottoposti a minacce e intimidazioni che rendono ancora più difficile un lavoro che per sua natura ha la necessità, come ha detto sabato scorso in piazza del Popolo nella manifestazione per difendere la libertà d’informazione Roberto Saviano, di garantire a chi lo svolge “la serenità di lavorare, la possibilità di raccontare senza doversi aspettare ritorsioni personali”.
L’Unione Cronisti chiede quindi al ministro dell’interno Roberto Maroni di dare disposizioni affinché Ruotolo e la sua famiglia abbiano il massimo delle garanzie e perché si mettano in azione tutti gli interventi necessari a tutelare i giornalisti e la funzione a cui adempiono in una società democratica.