Tutelare la memoria e l’esempio di Peppino Impastato
TESTIMONIANZA DI UN CRONISTA LIBERO RADICATA NELLA COSCIENZA CIVILE
Pressante invito al sindaco di Ponteranica a ripristinare la targa nella biblioteca
12 settembre 2009, Milano - L’Unione Nazionale Cronisti Italiani e il Gruppo Cronisti Lombardi condannano la rimozione della targa a Peppino Impastato disposta dal sindaco di Ponteranica (BG): la decisione lascia sconcertati e delusi.
Da due anni (in primavera) l’Unione Nazionale Cronisti Italiani organizza la “Giornata della memoria” per ricordare i colleghi caduti sotto i colpi della mafia e del terrorismo. Dopo il debutto in Campidoglio nel 2008 e la seconda edizione a Napoli nel 2009, il prossimo anno si svolgerà in Lombardia. Se da una parte in Sicilia e nel Paese è sedimentata una forte coscienza civile rispetto alle organizzazioni malavitose e al loro impatto sulla società, dall’altra parte spunta un sindaco - il cui partito di appartenenza non ci interessa, perché ha agito da amministratore – che con un gesto assurdo cancella la memoria di un morto la cui testimonianza di cronista libero e insensibile al potere della mafia è scritta come valore guida nella memoria di ogni italiano che si rispetti.
L’Unci e il Gruppo Cronisti Lombardi auspicano una tempestiva riflessione autocritica del sindaco Cristiano Aldegani da Ponteranica orientata non tanto su ragionamenti di marketing territoriale che lasciano il tempo che trovano, ma morali, etici e politici, laddove per politica si intende senso dello Stato. Ovvero rispetto per tutti i cittadini che in maniera univoca hanno censurato la rimozione della targa a Peppino Impastato dalla biblioteca comunale di Ponteranica e rispetto per coloro che sono stati uccisi per difendere la libera informazione.
Guido Columba Rosi Brandi
presidente presidente
Unione Nazionale Cronisti Italiani Gruppo Cronisti Lombardi