Tutti in piazza per tutelare la libertà di stampa
SABATO 19 SETTEMBRE MANIFESTAZIONE A ROMA
Riaffermare la funzione di un pilastro della democrazia Bene prezioso da difendere sempre e in tutte le sedi
03 settembre 2009 - Tutti in piazza del Popolo, sabato19 settembre dalle 16 a Roma, per rivendicare la piena e totale libertà di stampa. Pilastro della democrazia. Bene da difendere sempre e in tutte le sedi.
Raccogliendo le comuni preoccupazioni e sollecitazioni, venute anche dall’Unci, la Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha deliberato di proporre alle forze sindacali e sociali di tenere a Roma una “manifestazione civica” per la libertà dell’informazione, “difendendola da ogni tentativo di depotenziarne la funzione costituzionalmente garantita e di indurre silenzi non dovuti”.
All’iniziativa ha immediatamente aderito “convintamente” l’Ordine dei Giornalisti. L’Unione Cronisti riunirà per l’occasione il Consiglio nazionale.
La Fnsi spiega che “c’è un allarme che sta diventando molto alto nel Paese. Non è la prima volta che è stata necessaria la mobilitazione anche contro governanti di segno diverso da quello attuale, ma oggi si sta vivendo una fase di grande delicatezza con attacchi senza precedenti. Non solo disegni di legge bavaglio ma anche azioni forti in sedi giudiziarie e manifestazioni pubbliche che hanno l’oggettivo risultato di costituire una minaccia per chi fa informazione ritenuta non gradita. L’informazione non si farà mettere il guinzaglio. Il mondo dell’informazione, assieme al mondo del lavoro ed alla società civile, è chiamato a scongiurare questo pericolo. C’è bisogno urgente di riassumere e promuovere la consapevolezza piena della funzione dell’informazione quale pilastro di ogni democrazia; una funzione che è anche politica ma che non appartiene alla disponibilità del potere. E’ una materia che va sottratta, prima che sia troppo tardi, alle contingenze dei virulenti contrasti politici e che impone pertanto il rispetto dei principi legali e sociali di convivenza di cui è parte integrante”.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ritiene “che sia necessaria, quindi, una reattività civile nella considerazione che l’informazione è libertà; ogni ferita che essa subisce determina una attenuazione della libertà di tutti. E’ indispensabile che l’informazione possa dare una rappresentazione permanente della vita del Paese, nella pluralità dei punti di vista e di tutte le rappresentanze sociali e culturali e ne racconti liberamente i successi e i problemi”
Lorenzo Del Boca, presidente dell’Ordine, sottolinea che “questi sono davvero giorni terribili per la stampa e per i giornalisti che ci lavorano. L’insulto ha preso il posto delle riflessioni e le stesse notizie vengono ora amplificate ora mimetizzate per diventare funzionali a progetti “politici” che poco hanno a che vedere con il dovere di informare”.
Per Del Boca “la funzione dei giornali, delle radio, delle tv e del mondo web è talmente importante e fondamentale nella vita civile di una comunità che non può ridursi – peggio, se per propria scelta – a un battibecco dai toni sempre più accesi e sempre meno comprensibili. Forse un passo indietro – come da più parti sollecitato – e il richiamo deontologico a una maggiore sobrietà di atteggiamenti sono gli unici rimedi per recuperare quel rispetto che è indispensabile anche nell’affrontarsi vigorosamente in polemiche senza peli sulla lingua”.
Il presidente dell’Ordine giudica “poco elegante l’iniziativa di un personaggio con responsabilità politiche che ricorre alla querela per avere ragione di articoli pubblicati sui mezzi di comunicazione. Esistono infinite opportunità per fare conoscere le proprie valutazioni e proporre rettifiche. Peggio se il ricorso alla giustizia ordinaria è proposto non in sede penale ma in quella civile, chiedendo risarcimenti di presunti danni per cifre esorbitanti, lontane anni luce dal portafoglio di qualunque giornalista e tali da compromettere i bilanci della maggior parte delle società editrici”.
Per Del Boca “le “colpe” dei politici aumentano se rivestono responsabilità di Governo e sono massime se il ruolo esercitato è quello di premier. L’iniziativa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di citare i quotidiani “La Repubblica” e “L’Unità” è, nella dimensione, senza precedenti, e si configura come oggettivo tentativo di intimidazione del lavoro dei colleghi e contribuisce ad aumentare il clima di tensione che già si esprime a livelli altissimi e del quale tutti faremmo a meno”.
Per questo, conclude Lorenzo Del Boca, “l’Ordine dei Giornalisti partecipa convintamente alla manifestazione del 19 settembre. La libertà di stampa è un bene prezioso che faremmo bene a difendere sempre e in tutte le sedi: difficile da conquistare, faticoso da conservare, facilissimo da perdere”.