Intercettazioni: l'Unci ha chiesto di essere ascoltata dalla Commissione Giustizia del Senato
DOPO L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SUL DDL ALFANO
Pubblichiamo il testo della lettera che il presidente Columba ha inviato al Presidente della Commissione Filippo Berselli
Roma, 6/7/2009
Signor Presidente, Signori Senatori,
Vi scrivo per chiedere di essere ascoltato in audizione dalla Commissione nell’ambito dell’esame del disegno di legge del Governo in tema di intercettazioni.
Come già è accaduto in occasione della audizione presso la Commissione Giustizia della Camera, vorrei esporre alla Sua e Vostra attenzione e valutazione le preoccupazioni dei cronisti, di coloro cioè che per dovere professionale si occupano a tempo pieno e in forma permanente delle materie oggetto del provvedimento, su diversi punti contenuti nel ddl.
Ne anticipo alcuni: le inedite e forti difficoltà a informare i cittadini sulla “attività” di magistratura e forze di polizia; la previsione che i contenuti delle telefonate intercettate non si potranno mai pubblicare, neanche dopo l’udienza filtro; le pesanti sanzioni penali a carico dei cronisti; la nuova fattispecie di reato addebitabile agli editori per l’attività dei giornalisti; la prescrizione dell’anonimato della magistratura che toglie trasparenza all’amministrazione della giustizia e all’informazione.
Sono tutti temi sui quali i giornalisti hanno, sin dalla presentazione del ddl, espresso aperta contrarietà, nella convinzione che avrebbero privato i cittadini del loro diritto costituzionale ad essere informati in modo corretto, compiuto e tempestivo sullo svolgimento delle indagini giudiziarie, come prevedono la Costituzione italiana e la Convenzione europea dei diritti dell’Uomo. E sui quali si articola la piattaforma a sostegno dello sciopero nazionale che la Federazione della Stampa ha proclamato per i giorni 13 e 14 prossimi.
Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti, Guido Columba