Iacopino: non è la tessera quella che fa il giornalista
PROCESSI TV: REPLICA DEL SEGRETARIO DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI
La stessa opinione ce l’ha Lirio Abbate – Le carenze della scuola di Palermo
23 maggio 2009 - Caro Columba, sì, lo ammetto, sono in stato di confusione mentale, come ti scrive Giuseppe Lo Bianco e tu partecipi al mondo dell'Unci.
Confusione permanente (senza neanche l'alibi del caldo perché vivo con l'aria condizionata a palla). Confermo, infatti: "Non è la tessera dell'Ordine a fare di una persona un giornalista". E' una mia frase pronunciata mentre si tentava di processare a Partinico Pino Maniaci, accusato di esercizio abusivo della professione.
Non mi curo dell'insolenza di Lo Bianco (mi assicuri che la sua è una valutazione "politica" e non un insulto)
So che della mia stessa opinione ("non è la tessera dell'Ordine a fare di una persona un giornalista") sono in tanti. Ad esempio Lirio Abbate nome che a Lo Bianco dovrebbe pur dire qualcosa non foss'altro perché vivono entrambi a Palermo.
Non conoscendo Lo Bianco, mi compiaccio dell’apprezzamento di Abbate.
Confusione per confusione, però, faccio un’altra considerazione “politica” (come amabilmente hai definito le parole di Lo Bianco) e mi chiedo dove fosse la lucidità di Lo Bianco quando per anni, membro del comitato ordinatore della scuola di giornalismo di Palermo, non si accorgeva che gli allievi non avevano a loro disposizione il previsto laboratorio radiotelevisivo (entrato in funzione dopo che ho concorso a fare sostituire Lo Bianco con un altro collega), non facevano il previsto periodico a stampa, venivano divisi in due gruppi perché l'aula non era in grado di ospitarli e così via.
Buon lavoro e grazie,
Enzo Iacopino
Segretario dell'Ordine nazionale dei giornalisti