Intercettazioni: Sindacato giornalisti Veneto, siamo tutti pronti allo sciopero generale
NO ALLA “CENSURA DI STATO” CHE VUOLE IMPEDIRE LA CONOSCENZA DEI FATTI
Mozione approvata all' unanimità dal Consiglio direttivo riunito a Padova
15 maggio 2009 - Il Consiglio direttivo del Sindacato giornalisti del Veneto, riunito oggi a Padova, risponde positivamente all’appello lanciato dal Presidente della Fnsi, Roberto Natale, che chiama l’intera categoria allo sciopero generale per contrastare il ddl Alfano.
Sul disegno di legge che pone una pietra tombale sulla cronaca giudiziaria e sulla cronaca nera, oscurando di fatto tutta l’attività d’indagine - dall'arresto fino alla celebrazione del processo - all’esame della Camera, il Governo porrà la fiducia allo scopo di assicurarsi l’approvazione di un testo fortemente liberticida.
Il ddl Alfano, come denunciato in tutte le sedi, lede diritti e doveri sanciti costituzionalmente. Il dovere del giornalisti di informare i cittadini. Il diritto dei cittadini a essere informati. Il tutto nel rispetto di quelle regole democratiche che solo l’esercizio della libertà di espressione può garantire e tutelare.
Il Sindacato giornalisti del Veneto, che nella scorsa primavera insieme al Gruppo cronisti veneti, all’Unione nazionale cronisti e all’Ordine dei giornalisti del Veneto, ha organizzato a Venezia la prima tappa del "Giro d’Italia" per la libertà di stampa, riconferma di esser in prima linea nella battaglia contro il tentativo di introdurre quella che altro non è se non "censura di Stato" che vuole impedire la conoscenza e la diffusione di fatti e circostanze di interesse pubblico.
Carcere per i giornalisti che, svolgendo il loro mestiere onestamente e compiutamente, non risulteranno "allineati", e sanzioni economiche insostenibili per gli editori che non provvederanno a imbavagliare i loro cronisti: questi gli strumenti coercitivi introdotti dal ddl Alfano per caricare il silenziatore su inchieste con al centro il mondo dei vip, la politica, i poteri forti, e centrare il bersaglio dell’impunità.
Il Consiglio direttivo del Sindacato giornalisti del Veneto propone, sull’esempio attuato già in altre realtà regionali, che tutti i cronisti di nera e giudiziaria chiudano ogni articolo o servizio radio-tv con la frase “Questo articolo/servizio non lo avreste letto/visto/ascoltato se fosse già in vigore il ddl Alfano”.
E invita a tal scopo Cdr e Fiduciari a sensibilizzare i Direttori di testata per rendere efficace questa forma di mobilitazione.