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Amirante: stampa libera e indipendente e Corte costituzionale si tengono a vicenda

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CONSULTA ALLA  GIORNATA

Pensiero di umana solidarietà alle famiglie dei caduti  per svolgere il loro compito

3 maggio 2009, Napoli –  Pubblichiamo il testo del  saluto che il Presidente della Corte costituzionale Francesco Amirante ha  rivolto ai partecipanti alla Seconda Giornata della Memoria dei giornalisti  uccisi da mafie e terrorismo

 Innanzi tutto a tutti  buon giorno. Ringrazio il  presidente Columba per avermi invitato a questa manifestazione.

Credo che sia un grande onore per tutti,  ma certamente lo  è per me, essere associato a una  manifestazione in cui si ravviva la memoria di   persone che hanno dato la vita per svolgere il loro compito secondo coscienza.  E per combattere due forme di eversione dell’ordine democratico, perché in fondo  anche quella che passa per criminalità comune rispetto al terrorismo, quando  assume delle forme organizzative così ampie finisce per essere una forza  eversiva certamente dell’ordine democratico.

Il presidente della Corte costituzionale in carica non fa  discorsi, e io quando fui eletto promisi di essere un presidente non loquace.

Tuttavia  voglio  rivolgere un pensiero a coloro che sono  caduti  e una parola di umana solidarietà alle loro famiglie. In fondo,  purtroppo, più di questo non possiamo fare, a parte gli aiuti materiali che  spero non manchino. Ma credo che anche una parola di umana solidarietà sia molto  importante.

Vorrei però, ho detto che non farò discorsi, ribadire un  concetto che già manifestai subito dopo la mia elezione a presidente qualche  mese fa. E’ un concetto tutto sommato abbastanza banale, ma  io sono convinto  che in certi casi anche l’ovvio e la banalità vadano ripetuti. perché c’è sempre  il rischio che quello che è ovvio venga trascurato.

Che cos’è l’ovvio ? L’ovvio è che la stampa libera e  indipendente è la garanzia di tutti,  la Corte costituzionale è il massimo  organismo di Garanzia. Io credo che ci teniamo a vicenda. Non possono esistere  organi di garanzia se non esiste una stampa  veramente libera e indipendente .  Ma una stampa libera e indipendente è a sua volta garantita dagli organi di  garanzia.

Io sono anche convinto di un’altra cosa: che ciascuno di  noi  è tanto più autorevole e tanto più efficace quanto meglio fa il proprio  lavoro. E allora il mio augurio è di avere una stampa sempre più  professionalmente attrezzata. Io ho cominciato a scrivere le mie prime sentenze  50 anni fa, ricordo che cos’era allora la stampa che seguiva il lavoro dei  giudici e vedo invece qual’e’ quella di oggi, c’è una differenza abissale.

Ma quanto più aumenterà la professionalità vostra, perché  io sono quasi alla fine della vita lavorativa, e dei giornalisti, credo che  tanto più saremo in grado di svolgere bene il nostro compito.

Per quanto riguarda coloro che seguono i lavori della  Corte, posso dire che da parte mia si troveranno tutti gli strumenti  perché lo  possiate svolgere nel modo migliore. La Corte è aperta, al  di là di quelle che  sono le inevitabili zone di riserbo dovute alla struttura e alla natura del  lavoro: fa parte direi della professionalità del giudice costituzionale  mantenere certe zone di riserbo.

Per tutto ciò in  cui possiamo esservi utili troverete da  parte mia il massimo aiuto.

Grazie ancora a tutti, e un pensiero affettuoso alle famiglie dei caduti.

 

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