Contratto: per l’Unci è necessario evitare il Referendum-farsa sulla Giunta e non sulle norme
IL CONSIGLIO NAZIONALE A FNSI E ORDINE: AGITE CON “LEALE COLLABORAZIONE”
A Castellaneta deciso referendum sul contratto – Quello sulla Giunta lo fa il Congresso
Il Consiglio Nazionale dell´Unci, riunito nei giorni 3, 4 e 5 aprile a Viareggio, ha preso in esame, nel corso di un lungo e approfondito dibattito, la bozza del nuovo contratto nazionale di lavoro giornalistico firmato il 30 marzo tra le delegazioni della Fnsi e degli Editori.
I consiglieri nazionali intervenuti, approvata la relazione e l'illustrazione della bozza fatte dal presidente Columba, hanno affrontato analiticamente punto per punto, la bozza sia sotto l'aspetto normativo che sotto quello economico soffermandosi in particolare sui capitoli della multimedialità, degli scatti di anzianità, dell´importo degli aumenti, dell'abbandono della tutela della Direzione, sottolineando in prevalenza come il risultato complessivo raggiunto non possa che essere valutato negativamente.
Nel contempo, dal punto di vista più generale,è stato rilevato come di fatto questo contratto dimostri una crescente crisi di identità del Sindacato dei giornalisti, i cui vertici hanno finito per firmare non il contratto della categoria bensì quello che la manifesta debolezza della categoria stessa e la defatigante lunghezza della trattativa hanno loro imposto.
A conclusione del dibattito il Consiglio Nazionale dell´Unione Cronisti ha deciso di non esprimere alcun voto (favorevole, contrario, astensione) sulla bozza di contratto ritenendo che esso sia stato reso del tutto inutile dal comportamento della Federazione. In particolare il Consiglio Nazionale dell´Unci ha rilevato che la prassi seguita dalla Fnsi dopo la sigla dell'accordo con gli editori, è stata del tutto irregolare:
infatti la firma immediata e l´entrata in vigore dal primo aprile, hanno posto gli organismi di base di fronte al fatto compiuto e hanno portato all´esame della Commissione Contratto, del Consiglio Nazionale e dell´Assemblea dei CdR una bozza già operante.
Proprio per questi motivi il Consiglio nazionale dell'Unci ritiene inutile lo svolgimento del referendum perchè esso non avrebbe alcuna incidenza sulla validità della materia per cui è stato convocato (approvazione o rigetto del contratto) ma sarebbe soltanto un lacerante confronto politico sull'azione svolta dal gruppo dirigente federale. Confronto che lo statuto federale prevede debba avvenire nei Congressi triennali della Fnsi.
L'Unci invita pertanto la Federazione ad evitare un referendum farsa.
L'Unione Nazionale Cronisti, peraltro, di fronte all'inconcepibile contrasto pubblico tra Ordine dei Giornalisti e Fnsi, entrambi espressione della stessa categoria, reclama con forza che "in uno spirito di leale collaborazione" le energie intellettuali e tecniche disponibili siano correttamente indirizzate più che alle polemiche, alla tutela della professione.
Professione, oggi come non mai, obiettivo di attacchi concentrici, finalizzati a limitarne la libertà e l´autonomia (in primo luogo il ddl Alfano sulle intercettazioni) e a minarne sempre di più la credibilità nei confronti dell´opinione pubblica.
Approvato con alcuni astenuti.