La Prealpina: 3 giorni di sciopero per denunciare la cattiva gestione
L’AZIENDA VORREBBE RIDURRE L’ORGANICO DI UN TERZO DEI REDATTORI
Insufficienti le ipotesi di rilancio della testata. La solidarietà dei cronisti
12 marzo 2009 – L’assemblea di redazione della Prealpina, riunita a Varese giovedì 12 marzo, ha approvato all’unanimità questo documento che ha ricevuto il sostegno dell’Unione Nazionale Cronisti e del Gruppo Cronisti Lombardo:
Nella giornata di oggi l’azienda ha consegnato, a margine di una riunione nella sede della Fieg di Milano, il piano di ristrutturazione previsto dall’annunciato stato di crisi. Tale piano, avallato dall’attuale direttore responsabile, ipotizza la chiusura della redazione di Verbania e dieci esuberi fra i giornalisti di tutte le sedi, quasi un terzo dell’intero organico.
I dati contenuti nel piano e le ipotesi di rilancio della testata, che saranno discusse prossimamente, sono a giudizio dell’assemblea dei giornalisti gravemente insufficienti sotto il profilo economico, della completezza e delle prospettive.
In particolare l’assemblea rileva che per la prima volta nella sua storia ultracentenaria “La Prealpina” si trova ad affrontare una situazione di drastico ridimensionamento della redazione, della foliazione e della diffusione, in quanto il giornale non sarebbe più in edicola in due province dell’area piemontese dov’è presente dal 1933.
L’assemblea non può fare a meno di sottolineare che negli ultimi cinque anni l’amministratore delegato del gruppo editoriale Sev, che controlla “La Prealpina” e le altre testate del gruppo, ha ricoperto anche il ruolo di direttore responsabile e prima ancora di condirettore, controllando di fatto la realizzazione delle pubblicazioni sia sotto il profilo industriale sia giornalistico. Proprio in questi anni “La Prealpina” ha subìto progressivamente, a differenza della maggioranza dei giornali locali della Lombardia, cali di vendita e di fatturato pubblicitario. L’assemblea dei giornalisti, pur riconoscendo il difficile momento attraversato dalla carta stampata a livello nazionale e in misura minore a quello locale, valuta quindi che la crisi in cui versa “La Prealpina” sia stata in buona parte provocata da chi ha avuto le maggiori responsabilità nella gestione del giornale Con grande senso di responsabilità l’assemblea ha investito il Cdr del compito di seguire con la massima attenzione e il massimo rigore le varie fasi della trattativa che si aprirà a breve sul tavolo nazionale, senza fare sconti, vista la solidità del gruppo editoriale di appartenenza, con l’obiettivo di garantire i livelli occupazionali e di ottenere un serio piano di rilancio che mantenga elevata, come è sempre stato finora, la qualità dell’informazione.
L’assemblea dei giornalisti chiede all’opinione pubblica e alle forze politiche e sociali del territorio un sostegno in questa difficile battaglia che riguarda tutte le zone di diffusione del quotidiano e in particolare la provincia di Varese, di cui la Prealpina è patrimonio insostituibile.
Pertanto l’assemblea dei giornalisti proclama tre giorni di sciopero nella giornate di oggi, di domani e di sabato.
L’Assemblea dei Giornalisti della Prealpina