Diritto di cronaca: "maniaco dell’ascensore” L’identikit ha evitato almeno uno stupro
INTERROGATI NELL’AULA DEL PROCESSO A GENOVA I COLLEGHI DEL SECOLO XIX
Vaccari, la legittimità della pubblicazione aumentava di giorno in giorno
6 febbraio 2009 - Il direttore del Secolo XIX, Lanfranco Vaccari, e i cronisti dello stesso quotidiano Simone Schiaffino, Matteo Indice e Graziano Cetara, sono stati sentiti oggi nel processo che li vede imputati per la pubblicazione dell’identikit del cosiddetto «maniaco dell’ascensore».
Durante l’esame, tutti i giornalisti hanno ribadito di avere pubblicato l’identikit per agevolare le indagini, sollecitati in questo dagli stessi contatti istituzionali.
«La legittimità della pubblicazione ai nostri occhi - dice Vaccari - aumentava di giorno in giorno, perché aumentavano le aggressioni, la psicosi e perché gli investigatori non riuscivano a prendere il maniaco. Almeno una vittima è riuscita a scappare dopo averlo riconosciuto dal giornale».
Il processo nasce dall’opposizione al decreto penale di condanna dei giornalisti disposto dal pm Giovanni Arena.