L’Unci: sia garantita la serenità di Rosaria
DOPO LE NUOVE INTIMIDAZIONI DELLA CAMORRA A CAPACCHIONE
Tutti i cronisti devono poter svolgere in tranquillità il loro lavoro
12 febbraio 2010 - I cronisti italiani, intervenuti subito attraverso il gruppo Campano, nella vicenda delle nuove intimidazioni alla collega Rosaria Capacchione, ritengono che sia necessario uno sforzo particolare per arrestare un fenomeno, quello delle minacce ai cronisti, che negli ultimi tempi ha assunto particolare rilevanza.
La vicenda denunciata oggi costituisce un nuovo preoccupante campanello di allarme sul clima nel quale troppi cronisti sono costretti a lavorare nelle Regioni dove è presente la criminalità organizzata. Occorre uno sforzo congiunto e convinto di tutte le istituzioni, Forze dell’ordine in primo luogo, perchè a Rosaria Capacchione sia garantita non solo l’incolumità, come avviene con la scorta, ma anche la possibilità di lavorare in modo sereno.
L’Unci considera necessario che queste garanzie debbano essere assicurate anche ai tanti, troppi cronisti vittime di minacce e intimidazioni solo perchè intendono mantenere fede al loro impegno etico e professionale di informare i cittadini