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Gli studenti siciliani visitano il Giardino della memoria

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ A PALERMO

09 aprile 2011, Palermo - Una trentina  di alunni dell'istituto comprensivo statale 'Partanna-Mondello' di via  Santocanale a Palermo, hanno visitato questa mattina il Giardino della Memoria  di via Ciaculli. Si tratta del terreno confiscato alla mafia nel 1993 e gestito  dal Gruppo siciliano dell'Unci-Unione nazionale cronisti italiani e dalla  sezione distrettuale dell'Anm-Associazione nazionale magistrati.

Gli alunni di 5a elementare (sezioni a,b,c, e d) e della 4  sezione c, accompagnati dagli insegnanti Silvana Catalano ed Elena Ricciardi,  per oltre un'ora hanno visitato i luoghi e fotografato gli alberi e le targhe  commemorative che, a partire dal 5 gennaio 2005, cronisti e magistrati piantano  nel ricordo di tutte le vittime della mafia. A fare da Cicerone è stato il  presidente dell'Unci Sicilia, Leone Zingales, il quale ai ragazzini ha  illustrato la storia di alcuni dei personaggi ai quali, sino ad oggi, sono stati  dedicati gli alberi: da Giovanni Falcone a Paolo Borsellino, da Mario Francese a  Joe Petrosino, da Placido Rizzotto a Libero Grassi. Numerose le domande che gli  alunni di Partanna Mondello hanno rivolto al cronista, soprattutto in  riferimento a uomini delle Istituzioni uccisi dalla mafia che, sino a questa  mattina, erano praticamente sconosciuti non solo ai bambini ma anche agli stessi  docenti.

Alla visita della scolaresca, alla quale hanno partecipato  anche alcuni genitori in rappresentanza del Consiglio d'Istituto, c'era anche  Giovanni Pagano del Centro studi “Pio La Torre” che ha promosso l'iniziativa.

La visita al Giardino della borgata di Ciaculli è stata  realizzata dall'istituto scolastico nel quadro dei programmi 2011 di “Educazione  alla legalità”.

“Non mi stupisce il fatto - ha detto Leone Zingales - che  nelle scuole ci si ricordi soltanto delle nobili figure di Paolo Borsellino e  Giovanni Falcone, come hanno sottolineato oggi gli stessi docenti. Mi stupisce  che in numerose scuole, e non solo in Sicilia, sono pressoché sconosciuti uomini  coraggiosi come Giuseppe Montana, Roberto Antiochia, Filadelfio Aparo o i tre  carabinieri uccisi nel 1979 al casello autostradale di San Gregorio di Catania,  che sono stati uccisi nel nome della legalità e della lotta alla mafia>.

“E' stata una giornata molto positiva - hanno detto le  insegnanti, Ricciardi e Catalano - gli alunni hanno ascoltato con attenzione le  varie biografie e hanno imparato a conoscere personaggi dei quali non avevano  sentito parlare sino ad oggi. Apprezziamo l'iniziativa di giornalisti e  magistrati nel portare avanti questo progetto di memoria e di legalità”.

05 maggio 2011 - Una quarantina di alunni  dell'istituto comprensivo “Lombardo Radice” di Patti (Messina) accompagnati  dalle docenti Irene Di Dio, Carmelina Aragona, Melina Incognito e la tutor Maria  Scaffidi hanno visitato questa mattina il Giardino della Memoria di via Ciaculli  a Palermo.

Gli alunni di 5a elementare (sezioni a,b,c, e d) per circa  un'ora hanno visitato i luoghi e fotografato gli alberi e le targhe  commemorative che, a partire dal 5 gennaio 2005, cronisti e magistrati piantano  nel ricordo di tutte le vittime della mafia. Il presidente dell'Unci Sicilia,  Leone Zingales, ai ragazzini ha illustrato la storia di alcuni dei personaggi ai  quali, sino ad oggi, sono stati dedicati gli alberi: da Giovanni Falcone a Paolo  Borsellino, da Mario Francese a Joe Petrosino, da Placido Rizzotto a Libero  Grassi.

La visita al Giardino della borgata di Ciaculli è stata  realizzata dall'istituto scolastico nel quadro dei programmi 2011 di “Educazione  alla legalità”.

“Ancora una volta abbiamo constatato - ha detto Leone  Zingales - che nelle scuole si ricordano soltanto alcuni di coloro che sono  stati uccisi per mano mafiosa nel nome della legalità, su tutti Paolo Borsellino  e Giovanni Falcone, come hanno sottolineato oggi gli stessi docenti. In tante  scuole sono pressochè sconosciuti uomini coraggiosi come Giuseppe Montana,  Roberto Antiochia, Filadelfio Aparo o sindacalisti come Nicolò Azoti”.

06 giugno 2011 - Una ventina di alunni dell'istituto  comprensivo “Luigi Pirandello” di Patti (Messina) - accompagnati dalle docenti  Maria Catena Saitta e Marisa Foti e dalla tutor Maria Scaffidi  (dell'associazione antiracket) -  hanno visitato questa mattina il Giardino  della Memoria di via Ciaculli a Palermo. Gli studenti di terza media (sezioni a,  b e c) per circa un'ora hanno visitato i luoghi e fotografato gli alberi e le  targhe commemorative che, a partire dal 5 gennaio 2005, cronisti e magistrati  piantano nel ricordo di tutte le vittime della mafia. A fare da 'Cicerone' è  stato il presidente dell'Unci Sicilia, Leone Zingales, il quale ai ragazzini ha  illustrato la storia di alcuni dei personaggi ai quali, sino ad oggi, sono stati  dedicati gli alberi: da Calogero Zucchetto a Paolo Borsellino, da Mario Francese  a Joe Petrosino, da Rocco Chinnici a Libero Grassi.

La visita al Giardino della borgata di Ciaculli è stata  realizzata dall'istituto scolastico nel quadro dei programmi 2011 di Educazione  alla legalità.

“Sono Falcone, Borsellino ed Impastato - ha detto Leone  Zingales, presidente dei cronisti siciliani - i personaggi che gli alunni di  molte scuole siciliane conoscono praticamente a memoria e ciò grazie alle  fiction tv e ai film. In tante scuole sono pressochè sconosciuti uomini come  Mario Francese, Gaetano Costa anch'essi caduti nel nome della legalità. Ed è su  questo terreno che, volentieri, impartiamo ai ragazzi vere e proprie lezioni  incentrate sulle biografie dei 'caduti' che non conoscono.

“Siamo contente di avere condotto al Giardino di Ciaculli i  nostri alunni. - hanno detto le insegnanti - Hanno imparato a conoscere altre  vittime uccise dalla mafia e delle quali non avevano sentito parlare sino ad  oggi. L'iniziativa di giornalisti e magistrati è da lodare e da seguire con  interesse”. Ha partecipato all'iniziativa di questa mattina anche Francesca  Vannini della sezione palermitana di 'Addiopizzo'.

Attualmente cronisti e magistrati hanno sospeso la  piantumazione di altri alberi. A breve inizieranno i lavori per la messa in  sicurezza del costone roccioso che si affaccia sul sito confiscato. Una volta  concluse le opere, inizieranno i lavori per la costruzione di una casa-museo  dell'antimafia dove saranno esposti anche cimeli appartenuti alle vittime della  mafia, a cominciare da cronisti e magistrati. Al progetto collabora anche la  Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. 

 

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