Milano, il Procuratore capo riapre il palazzo di Giustizia
TORNA AGIBILE PER FOTOGRAFI E OPERATORI TV
Il procuratore Edmondo Bruti Liberati ha informato i cronisti lombardi
28 gennaio 2011, Milano - Al Palazzo di Giustizia di Milano sarà ripristinato il libero accesso ai fotoreporter e ai cineoperatori: è quanto ha garantito oggi il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati al presidente del Gruppo Cronisti Lombardi, Rosi Brandi, preannunciando il parere favorevole della Commissione Manutenzioni che si riunirà il prossimo 2 febbraio.
Per protestare contro il mancato rinnovo dell’autorizzazione, finora concessa annualmente o semestralmente, il Gruppo Cronisti Lombardi aveva invitato fotoreporter e cineoperatori a non scattare fotografie e a non effettuare riprese video nell’aula dove il 29 gennaio è prevista la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario: ottenuta la garanzia di poter nuovamente accedere al Palazzo di Giustizia, come più volte sollecitato in questi giorni dal GCL a nome di decine di cronisti, la protesta di sabato è revocata.
La garanzia del procuratore capo è un segnale importante perché rispetta il diritto-dovere di cronaca che in un Paese democratico è insopprimibile. Da parte loro i cronisti si impegnano a rispettare la privacy delle persone che frequentano a vario titolo il Palazzo di Giustizia di Milano, garantendo la massima vigilanza affinché ogni abuso venga evitato.