Milano: togliere i riflettori a chi disprezza l’opinione pubblica
SABATO 29 PROTESTA DEI CRONISTI LOMBARDI ALL’ ANNO GIUDIZIARIO
La sola cosa più importante del rendere giustizia è il vedere come il giudice la rende
27 gennaio 2011 - L’Unione Nazionale Cronisti Italiani è pienamente solidale con la intelligente e sacrosanta decisione dei cronisti lombardi di non documentare visivamente l’inaugurazione dell’anno giudiziario di Milano di dopodomani.
Togliere riflettori e microfoni al Procuratore generale Manlio Minale, il quale ha espulso fotografi e cineoperatori dal Palazzo di Giustizia dall’inizio dell’anno, è la giusta risposta a chi vuole solo sfruttare stampa e Tv ai propri fini negando il ruolo sociale e democratico che una informazione corretta, completa e tempestiva ha in una società democratica.
Il Procuratore Minale ignora una frase fondamentale scritta dal professor Franco Cordero, il più illustre docente di diritto penale italiano: “La sola cosa più importante del rendere giustizia, è il vedere come il giudice la rende.
Il Presidente dell’Unci, Guido Columba, sottolinea che impedire ai giornalisti di informare i cittadini di quanto avviene nel Palazzo di giustizia significa escludere che l’operato dei magistrati non è fine a sé stesso ma deve concorrere allo sviluppo sociale e democratico del Paese. E quanto sia importante il sostegno di un’opinione pubblica correttamente informata per chi è impegnato in difficili inchieste, i magistrati milanesi lo hanno sperimentato molti anni fa e lo stanno sperimentando ancora oggi.