Emergenza Malta: «Giornalisti sequestrati da delinquenti»
Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo, sull'isola in rappresentanza della Fnsi, sono stati bloccati insieme con decine di altri colleghi dopo la conferenza stampa del premier Muscat. «L'Europa intervenga subito: ciò che è accaduto non ha precedenti in una Repubblica democratica. I giornalisti di tutto il mondo denuncino quanto sta accadendo», ammoniscono. In serata nuove proteste e migliaia di persone in piazza.
di Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo
Siamo veramente preoccupati per quanto sta accadendo a Malta. La scorsa notte, insieme a tutti gli altri colleghi (almeno una quarantina), siamo stati letteralmente sequestrati dopo la conferenza stampa del Premier Joseph Muscat. Un fatto di una gravità assoluta. Sono stati dieci minuti incredibili, sequestrati e bloccati senza una motivazione, fra le urla delle colleghe maltesi che avevano riconosciuto chi ci bloccava.
Inizialmente pensavamo a poliziotti in borghese o uomini del secret service, apprendiamo invece che fossero picchiatori e criminali, pluripregiudicati, a quanto pare sostenitori del primo ministro maltese.
A Malta, evidentemente, non esistono regole valide per tutti, tranne quelle volute a uso e consumo dallo stretto gruppo di Muscat.
Nell'Isola rappresentiamo la Federazione nazionale della Stampa italiana, quindi istituzionalmente:
Chiediamo al Premier Muscat di chiarire pubblicamente perché siamo stati sequestrati e di chiedere scusa.
Chiediamo all'Europa di intervenire subito: ciò che è accaduto la scorsa notte non ha precedenti in una Repubblica democratica, in un Paese che è a ottanta chilometri in linea d'aria dall'Italia, in uno Stato che dovrebbe essere parte integrante dell'Europa.
Chiediamo ai giornalisti di tutto il mondo, come annunciato nella nota del segretario Lorusso e del presidente Giulietti, di denunciare quanto sta accadendo. È una vergogna, non esiste lo stato di diritto a Malta.
LE REAZIONI
Al fianco di Borrometi e Ruotolo si sono schierati alcuni europarlamentari e il deputato di Sinistra Italiana-Leu, Erasmo Palazzotto, componente della commissione esteri di Montecitorio, che definisce «grave» e «inquietante» quanto accaduto e si dice «certo che il Ministero degli Esteri nelle prossime ore chiederà gli opportuni chiarimenti alle autorità maltesi affinché non si ripetano più episodi del genere».