DEPUTATI SICILIANI CHIEDONO ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA DI INDAGARE SULLE VICENDE CHE HANNO PORTATO ALL’ASSEGNAZIONE DELLA SCORTA. SOLIDARIETA' DELL’UNCI SICILIA A PAOLO BORROMETI
Il Gruppo siciliano dell'Unci (Gruppo di specializzazione dell'Assostampa-Fnsi) esprime solidarietà al collega Paolo Borrometi che da tempo vive sotto scorta in quanto minacciato dalla criminalità organizzata. Noi pensiamo che la Commissione antimafia, sollecitata da deputati non esenti, alcuni, da critiche di familismo clientelare o, anche, da veri e propri pregiudizi penali, farebbe bene ad occuparsi del rapporto “mafia-politica”, prima di indagare le ragioni per le quali ad un giornalista è stata assegnata una scorta.
Tra i documenti della Commissione parlamentare antimafia all'Ars, presieduta da Claudio Fava, c'è una lettera firmata dai deputati Gallo, Galvagno, Gennuso, Genovese, Mancuso, Rizzotto e Savona, i quali hanno chiesto alla Commissione di indagare sulle vicende che hanno portato all'assegnazione della scorta al giornalista siciliano. I parlamentari che hanno firmato il documento avrebbero manifestato dubbi sugli episodi che hanno portato all'assegnazione della scorta a Borrometi: aggressione subita a Modica (Ragusa), incendio nella sua casa privata ed il progetto di attentato per mezzo di auto bomba.
Secondo l'edizione siciliana di Meridionews la Commissione antimafia ha protocollato la lettera ricevuta e "ha deciso di inoltrarla alle tre Procure di Siracusa, Ragusa e Catania, chiedendo appunto di verificare se ci siano procedimenti o incartamenti legati alla situazione del giornalista. Sulla base delle risposte delle Procure, la commissione valuterà se esistono i margini per un eventuale approfondimento".
Siamo vicini al collega Paolo Borrometi esprimendogli la nostra piena e convinta solidarietà in ragione del suo impegno di cronista nella costante denuncia sociale del malaffare e delle connivenze a tutti i livelli sul territorio siciliano.