Domenica, 22 Dicembre 2024 22:23
I CRONISTI RICORDANO MAURO ROSTAGNO
Il giornalista e sociologo fu ucciso dalla mafia il 26 settembre nel 1988 in provincia di Trapani
Il Gruppo siciliano dell’Unci ricorda il sacrificio di Mauro Rostagno, giornalista e sociologo, ucciso dalla mafia tra Valderice e Trapani il 26 settembre 1988.
Così il vice-presidente nazionale dell’Unione cronisti, Leone Zingales: <Ha avuto coraggio. E’ stato ucciso perchè aveva scoperto il malaffare e gli intrecci tra mafia e politica, tra imprenditoria inquinata e mafia e aveva denunciato i comitati d’affari collegati alle logge deviate>.
Per il presidente dell’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, <anche a distanza di 29 anni la voce libera di Mauro Rostagno riecheggia forte. Rostagno vive attraverso lo straordinario esempio rappresentato per le successive generazioni di cronisti che nel suo nome hanno sposato la causa di un giornalismo coraggioso e scevro da condizionamenti di sorta>.
Recentemente Carla Rostagno ha ricordato il fratello con queste parole: <Mauro amava la vita e si è dedicato con passione al giornalismo negli ultimi anni della sua esistenza. Pian piano Mauro sta raccogliendo i frutti del suo impegno e del suo lavoro. Ringrazio l’Unione cronisti per l’esercizio della memoria che alimenta il ricordo di tutti i giornalisti uccisi da mafie e terrorismo. Il 3 maggio prossimo, in occasione della nuova edizione della Giornata della Memoria sarò con l’Unci senz’altro>.
La storia di Mauro Rostagno da qualche tempo è citata nel dizionario degli italiani edito dalla Treccani. La vicenda di Rostagno, nato a Torino nel 1942, si trova nell’88esimo volume del Dizionario biografico degli italiani. La voce è stata realizzata da Maria Pia Bigaran e ripercorre le varie fasi della vita privata e professionale del sociologo e giornalista. Il 2 maggio scorso l’Unci ha ricordato Mauro Rostagno a Torino con un evento che si è svolto davanti la casa natale e il 3 maggio, sempre a Torino, il sociologo e giornalista è stato celebrato durante la Xa Giornata della Memoria dedicata ai Giornalisti uccisi da mafie e terrorismo alla presenza della sorella Carla e della figlia Maddalena.