GIULIETTI: "LEGALITA’, CRONISTI IMPEGNATI SOCIALMENTE: ESEMPIO DA SEGUIRE. IL GIARDINO DI CIACULLI PATRIMONIO NAZIONALE" GALIMBERTI: "IL GIARDINO DELLA MEMORIA, LUOGO DOVE COSTRUIRE L'IDENTITA' CIVICA E IL SENSO DI APPARTENENZA DELLE NUOVE GENERAZIONI"
Presentato a Palermo il depliant che racconta la storia del Giardino della Memoria
I presidenti della Fnsi e dell’Unci nel sito di Ciaculli hanno reso omaggio alle vittime della mafia
Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha partecipato stamane a Palermo alla presentazione del depliant informativo dedicato al Giardino della Memoria e curato dall’Unione nazionale cronisti italiani. L’incontro si è svolto nella sala convegni dell’Associazione siciliana della Stampa. Al termine dell’incontro Giulietti ha raggiunto il Giardino della Memoria dove è stato accolto dal presidente nazionale dell’Unci, Alessandro Galimberti, dal vice-presidente nazionale, Leone Zingales, e dal presidente regionale dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo.
L’evento si è aperto con l’intervento del Presidente regionale dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo, il quale ha sottolineato che <la pubblicazione del depliant sancisce in maniera definitiva l’essenza del Giardino, divenuto un punto di riferimento per il Paese>.
Il Segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero, ha osservato che <il Giardino deve essere considerato patrimonio di tutti i siciliani che hanno a cuore la legalità>.
Per il Vice-Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, che ha ringraziato l’associazione nazionale magistrati cogestore dell’appezzamento della borgata di Ciaculli - <la pubblicazione del depliant rappresenta un ulteriore passo nel progetto “legalità” portato avanti dall’Unci dal 2004 ad oggi. Il depliant sarà uno strumento didattico soprattutto. Un compagno di viaggio per le scuole e per i visitatori del Giardino che avranno a disposizione una guida per conoscere la storia del sito e comprendere le ragioni dei cronisti e dei magistrati che si sono intestati questa battaglia di legalità in una zona di Palermo ad alta densità mafiosa>.
Il Presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha detto che <tutto quello che è stato fatto dall’Unci nel nome della legalità è un esempio da seguire non solo a livello locale ma a livello nazionale. Il Giardino della Memoria ormai è patrimonio nazionale. La Fnsi da oggi sarà costantemente al fianco dell’Unci sul terreno di tutte le iniziative che hanno per tema la legalità. Lo è stata in passato, vicina all’Unci, ma da oggi lo sarà ancora di più.
All’incontro di Palermo hanno partecipato anche i componenti del Consiglio direttivo regionale dell’Unci: Daniele Ditta, Francesco Nania, fiduciario della sezione di Siracusa, e Gioia Sgarlata.
Presenti, tra gli altri, Roberto Ginex, segretario provinciale dell’Assostampa; Massimo Bellomo, vice-segretario regionale dell’Assostampa, Luigi Ronsisvalle, consigliere nazionale Fnsi, e Riccardo Arena, presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti. Ha concluso l’evento palermitano Fulvio Alfano, il figlio minore di Beppe, cronista ucciso nel 1993: <Le iniziative che L' Unci ha sviluppato
negli ultimi anni tra Giardino e Giornata della Memoria sono per noi fondamentali punti di riferimento nel ricordo di nostro padre>.
Il depliant è composto da 4 facciate e all’interno è descritto, con interventi di Alessandro Galimberti, Leone Zingales e Andrea Tuttoilmondo, il percorso storico del sito che vede impegnate dal 2004 l’Unci e l’Associazione nazionale magistrati sul tema della legalità. Le immagini del depliant sono del fotografo Igor Petyx che ha seguito quasi tutte le tappe che hanno riguardato le visite istituzionali e le piantumazioni.
La giornata palermitana di Giulietti è proseguita proprio al Giardino della Memoria dove il Presidente della Fnsi ha reso omaggio alle vittime della mafia. Con lui, tra gli altri, Galimberti, Zingales, Tuttoilmondo, Cicero, Arena e Ronsisvalle.
Il Presidente dell’Unci, Alessandro Galimberti, ha ricordato l'alto valore simbolico del Giardino e sottolineato che la sua funzione oggi è rivolta soprattutto a formare le nuove generazioni, e in particolare le scolaresche, che non hanno vissuto quella stagione di soprusi ma che proprio per questo <dall'esempio di rettitudine e coraggio di giornalisti, magistrati, servitori dello Stato, sindacalisti e comuni cittadini caduti sotto i colpi della prepotenza mafiosa devono trovare le ragioni di un vivere civile e sociale improntato ai valori di lealtà e rispetto, in una parola di democrazia>.
Leone Zingales, infine, ha annunciato la data della prossima piantumazione al Giardino della Memoria di Palermo: 3 settembre 2017. <Quel giorno – ha anticipato il vicepresidente dell’Unci – dedicheremo un albero al generale Carlo Alberta Dalla Chiesa, alla giovane moglie e all’agente di polizia Domenico Russo, tutti trucidati nella strage di via Carini del 3 settembre 1982>.
Nella foto: il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, e il presidente dell’Unci Alessandro Galimberti al Giardino della Memoria di Palermo assieme al vice-presidente nazionale Unci, Leone Zingales, al presidente regionale Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, al segretario dell’Assostampa siciliana, Alberto Cicero, al consigliere nazionale Fnsi, Luigi Ronsisvalle, al presidente regionale dell’Ordine giornalisti Sicilia Riccardo Arena e al tesoriere del Gruppo siciliano dell’Unci, Daniele Ditta
BREVE STORIA DEL GIARDINO DELLA MEMORIA - CIACULLI
Il Giardino della Memoria è stato inaugurato ufficialmente il 5 gennaio 2005. Unci e Anm gestiscono l’appezzamento di terra che è stato confiscato nel 1993 ad un esponente mafioso della zona. Periodicamente nel Giardino cronisti e magistrati piantano alberi dedicandoli alle vittime della mafia. In due speciali occasioni il Giardino ha ospitato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (15 giugno 2007) e, nel ventennale della strage di Capaci, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti (23 maggio 2012). Il 6 gennaio 2015 l’allora giudice della Corte costituzionale, Sergio Mattarella, oggi Presidente della Repubblica, ha visitato il Giardino di Ciaculli in occasione della piantumazione di un albero dedicato al fratello Piersanti, ucciso dalla mafia nel 1980 a Palermo. Assieme all’Unci e all’Anm, la Fondazione Falcone collabora allo sviluppo di altre iniziative.
I primi due alberi sono stati dedicati al giudice Paolo Borsellino e ai cinque agenti di polizia trucidati nella strage del 19 luglio 1992 e al giornalista e scrittore Giuseppe Fava ucciso a Catania il 5 gennaio 1984. Successivamente sono stati piantati, tra gli Il altri, alberi in ricordo di Giovanni Falcone, Pietro Scaglione, Gaetano Costa, Giangiacomo Ciaccio Montalto, Libero Grassi, Nicolò Azoti, Giuseppe Impastato, Mario Francese, Pio La Torre, Joe Petrosino, Giuseppe Alfano, Pino Puglisi, Mauro De Mauro, Paolo Giaccone, Rosario Livatino, Filadelfio Aparo, Emanuele Basile, le vittime della strage di via dei Georgofili, Salvatore Carnevale, Cosimo Cristina. Il proprietario del terreno è il Comune di Palermo che ne cura la manutenzione.