"COMINCIA IL NUOVO ANNO, RICORDIAMOLI OGNI GIORNO". CRONISTI E MAGISTRATI CELEBRANO TUTTE LE VITTIME DELLA MAFIA
La prima manifestazione antimafia del 2017, in Italia, al Giardino della Memoria di Palermo
Cronisti e magistrati insieme nel ricordo di tutte le vittime della mafia. Un momento di riflessione dedicato a coloro
che sono stati uccisi da Cosa nostra è stato organizzato al Giardino della Memoria di via Ciaculli a Palermo. Si è trattato
della prima manifestazione antimafia dell’anno che si è svolta in Italia e che è stata intitolata: "Comincia il nuovo anno,
ricordiamoli ogni giorno".
L’idea dell’iniziativa è del giornalista Leone Zingales, vicepresidente nazionale dell’Unci: "A partire da quest’anno – ha
detto Zingales - l’1 gennaio ricorderemo, in questo sito strappato alla mafia, i caduti: magistrati, giornalisti, sindacalisti,
imprenditori, poliziotti, carabinieri, religiosi e tutti coloro che sono stati assassinati dai criminali mafiosi".
Il giudice Matteo Frasca, presidente della sezione distrettuale di Palermo dell’associazione nazionale magistrati, ha
detto che "dedicare il primo giorno di ogni anno al ricordo delle numerose vittime di Cosa nostra vuole essere un modo
non solo per rendere ancora una volta, con sobrietà e senza retorica, doverosa testimonianza ai caduti, ma ancor di più
per ricordare che il genuino ed autentico impegno antimafia costituisce una priorità per tutti: Autorità e comuni
cittadini".
"Un altro tassello si aggiunge – ha concluso Zingales - al grande mosaico della memoria. Le vittime della mafia vanno
ricordate tutti i giorni e non in occasione delle varie commemorazioni. Cronisti e magistrati ricordano le vittime a
cominciare dal primo giorno dell’anno. Un inizio di 2017 significativo nel solco di coloro che hanno sacrificato la vita
per avere contrastato le organizzazioni mafiose e per la trasparenza. Questa iniziativa durerà nel tempo".
Per la sezione distrettuale di Palermo dell’associazione nazionale magistrati ha partecipato il segretario dell’organismo,
il giudice Giuseppe Rini.
Presenti al Giardino di Ciaculli anche la vedova del giornalista Beppe Alfano, Mimma Barbaro, e il figlio Fulvio, il
vicequestore vicario Dario Sallustio, il colonnello dei carabinieri Antonio Di Stasio, comandante provinciale dei
Carabinieri. E ancora, erano presenti: per la Dia di Palermo il maggiore dei Carabinieri Alessio Artioli ed il luogotenente
Maurizio Guarneri, per l’Esercito il tenente colonnello Virgilio Savarino, funzionari della Prefettura di Palermo, il
tenente colonnello Persano del Gico della Guardia di Finanza e per la Capitaneria di porto il sottotenente di vascello
Gianluca Esposito.
Ciascuno dei partecipanti, davanti all’albero che ricorda le vittime della strage di Capaci, ha dedicato una riflessione a
tutti i caduti.
Mimma Barbaro, nel suo intervento, ha detto che il nuovo anno è cominciato nel segno del ricordo di tutte le vittime.
E’ stato un fatto positivo e di ciò ringrazio cronisti e magistrati. L’esercizio della memoria va alimentato ogni giorno".
Per il presidente regionale dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo, "la lodevole intuizione del vicepresidente nazionale
Zingales di organizzare per l’1 gennaio la prima commemorazione dell’anno dedicata a chi ha sacrificato la propria vita
alla ricerca della verità e all’affermazione della giustizia, rappresenta un modo prezioso ed efficace per piantare, in
questo meraviglioso Giardino, un seme simbolico nelle coscienza di ciascuno di noi".