FAMILIARI DI ALFANO E FAVA INCONTRANO IL PREFETTO DI REGGIO CALABRIA, SAMMARTINO
GALIMBERTI: "NECESSARIO ATTUALIZZARE LA MEMORIA PER AFFRONTARE IL PRESENTE"
ZINGALES: "DOVEROSO OMAGGIO ALLE ISTITUZIONI"
Iniziativa promossa dall'Unci a Reggio Calabria in occasione della 9^ Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo
La vedova e il figlio di Beppe Alfano, il genero e la nipote di Giuseppe Fava, accompagnati dal Presidente e dal Vice-Presidente dell'Unci, Alessandro Galimberti e Leone Zingales, nella tarda mattinata hanno incontrato il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino. L'incontro è stato promosso dall'Unione cronisti nell'ambito della 9^ Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo che si svolge a Reggio nel pomeriggio, a partire dalle 15, presso l'Auditorium "Nicola Calipari" in via Cardinale Portanova. L'incontro con i familiari di Alfano e Fava ed i vertici nazionali dell'Unci ha avuto luogo nei saloni della Prefettura reggina, in piazza Vittorio Emanuele. All'incontro erano presenti anche il questore Raffaele Grassi, il capocentro della Dia, colonnello Gaetano Scillia, e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Reggina, colonnello Alessandro Barbera.
"Ho accolto molto volentieri - ha detto il prefetto Sammartino - l'invito che mi è stato rivolto da Zingales. I cronisti, nel nostro Paese, hanno pagato un caro prezzo nel nome della libertà di stampa. Nei familiari delle vittime io vedo ancora il dolore e il sacrificio che continuano a pagare ingiustamente". Erano presenti il professore Giuseppe Maria Andreozzi e Francesca Fava, genero e nipote di Giuseppe Fava, ucciso a Catania nel 1984: Mimma Barbaro e Fulvio Alfano, vedova e il figlio del giornalista Beppe Alfano, ucciso nel 1993 a Barcellona Pozzo di Gotto.
"Da trent'anni anni patisco l'assenza di mio suocero, da 4 mesi devo affrontare anche la mancanza di mia moglie, che per vent'anni ha combattuto per difendere la memoria e la dignità di quello che non voleva essere chiamato eroe - ha sottolineato Giuseppe Maria Andreozzi, genero di Giuseppe Fava.
"Riannodare la memoria di queste tragedie familiari- ha detto il Presidente dell'Unci, Alessandro Galimberti - e' indispensabile per il passaggio di testimone generazionale non solo tra giornalisti, ma nella società civile per crescere un paese migliore e finalmente più civile in cui il valore della legalità diventi regola".
"Il Prefetto di Reggio - ha detto il Vice-Presidente nazionale dell'Unci, Leone Zingales - ha raccolto con entusiasmo l'invito dell'Unci e dei familiari dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo. Abbiamo incontrato il massimo rappresentante dello Stato nel territorio reggino per ringraziare le istituzioni per il grande impegno con cui viene svolta la lotta alla mafia e per il tributo di sangue che è stato versato dalle forze dell'ordine in questa secolare guerra alla crimine mafioso".