CARO PRESIDENTE RENZI, sulla questione del caporalato giornalistico forse le occorrono un paio di occhiali.
(ANSA) - FIRENZE, 29 DIC - "Secondo il presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, in Italia non esistono giornalisti
sfruttati. 'Non credo che ci sia schiavitù o barbarie', ha detto
nel corso della conferenza stampa di fine anno. Eppure nella
sola città di cui è stato sindaco per quattro anni, Firenze,
sono attive numerose decine di cronisti precari
malcontrattualizzati o non contrattualizzati affatto". Così in
una nota il Gruppo cronisti toscani, il gruppo di
specializzazione della Associazione stampa toscana. "Giornalisti
- prosegue il comunicato dei cronisti - talvolta nemmeno
iscritti all'Ordine dei Giornalisti, quello da 'abolire anche
domattina', sempre secondo il Presidente del Consiglio, che
guadagnano, quando va bene, poche centinaia di euro al mese
lavorando quotidianamente molte ore al giorno".
"Alcuni di questi - dice ancora il Gruppo cronisti toscani -
Renzi ha avuto modo di incontrarli personalmente, durante le
tante conferenze che teneva in Palazzo Vecchio. All'ex sindaco
attualmente premier occorrono forse robusti occhiali per
riuscire a scorgere il problema, di fatto macroscopico, del
caporalato nel giornalismo italiano?". "Già diversi anni fa,
infatti - proseguono i cronisti - la 'miopia' di Renzi rispetto
alla piaga dello sfruttamento giornalistico era molto
accentuata. Nel 2011 l'allora sindaco non si presentò neanche,
pur invitato, a portare i saluti della città ad oltre 400
giornalisti precari riuniti da tutta Italia per scrivere il
primo documento deontologico, la Carta di Firenze, per
affrontare il tema della lotta alla precarietà. Tutta le
istituzioni cittadine e regionali si mobilitarono per l'evento,
compresi il cardinale e l'imam. Renzi, invece, rifiutò persino
di ricevere una delegazione di cronisti precari andata a
visitarlo in Palazzo Vecchio". (ANSA).