LA STORIA DEL GIARDINO DELLA MEMORIA DIVENTA "MATERIA" DI STUDIO
Le tappe che hanno portato alla realizzazione del sito di Ciaculli raccontate da Unci e Anm agli Ufficiali del 43esimo corso nazionale di polizia tributaria in visita a Palermo
Una delegazione di ufficiali della Guardia di finanza, che frequentano il 43esimo corso superiore di Polizia tributaria, ha partecipato ad una conversazione sulla storia del Giardino della Memoria che si è svolta nei saloni della caserma Mazzarella del Comando provinciale delle Fiamme gialle, in via Francesco Crispi a Palermo. Il vice-presidente nazionale dell'Unci, Leone Zingales, ed il magistrato Matteo Frasca, presidente della sezione di Palermo dell'Anm, hanno illustrato la storia del Giardino.
I partecipanti al corso, nei tre giorni trascorsi nel capoluogo isolano, hanno reso omaggio alle vittime della strage di Capaci, deponendo un cuscino di fiori sulla stele che è stata realizzata in prossimità dello svincolo autostradale di Capaci, quindi hanno seguito una lezione all'Università di Palermo, poi hanno incontrato i vertici degli uffici giudiziari di Palermo e infine hanno visitato la tenenza delle Fiamme gialle di Corleone che si trova nei locali che sono stati confiscati ai mafiosi corleonesi.
A guidare la delegazione degli ufficiali, il direttore dei corsi, generale di divisione Carlo Ricozzi che in passato ha ricoperto la carica di comandante provinciale della Fiamme gialle di Palermo e che già conosceva il sito confiscato alla mafia oggi gestito da Unci e Anm.
"La legalità - ha sottolineato il generale Carlo Ricozzi - passa anche attraverso queste iniziative. Avere strappato a Cosa nostra il terreno di Ciaculli ed averlo trasformato in un simbolo concreto di lotta alla criminalità è gesto meritorio che va alimentato e valorizzato. Siamo soddisfatti di avere inserito il Giardino di Ciaculli tra gli argomenti da trattare a conclusione dei corsi".
"Il Giardino della Memoria, gestito da cronisti e magistrati - ha detto il generale Giancarlo Trotta, che comanda i finanzieri della provincia di Palermo - costituisce senz'altro un momento di attenzione sui temi della legalità e della lotta alla mafia. A Ciaculli, infatti, in un terreno confiscato ai boss, si celebra, attraverso la forza della natura, la memoria di quanti hanno offerto la propria vita nella lotta alla criminalità organizzata".