Il nuovo anno ci porta un nuovo segretario
Un altro anno, pesante, è trascorso. Uno nuovo si affaccia. E con esso il Congresso della Fnsi che sancirà, dopo 7 anni e due mandati, il passaggio di Franco Siddi nell’ empireo internazionale. Come tutti i segretari che l’anno preceduto - ricordo Santerini, Serventi e l’inossidabile Ceschia che l’altro giorno ha compiuto gli 80 partecipando al Cn della Fnsi - Franco ha fatto bene e male va comunque ringraziato per l’impegno che ci ha messo. Ha firmato due contratti, il primo dopo un tempo tanto lungo da farne quasi dimenticare l’esistenza, che hanno segnato arretramenti e qualche avanzamento: entrambi non sono stati approvati dall’Unci. Tutti e due i contratti, e Siddi, sono stati sommersi da critiche feroci, in diversi casi ingenerose e dovute solo a una esasperata lotta di taglio politico. Ricordo i titoli di due comunicati dello scorso giugno di una delle correnti sindacali: “Contratto/chi schiavo e chi precario a vita” e , soprattutto, ”Contratto/
In questa marea di problemi si è appannata l’azione a tutela dell’informazione e dei cronisti.
L’Unci, come sempre, ha fatto fronte alla situazione e lo farà anche in futuro quando, al Congresso di Firenze, dall’8 al 10 maggio 2015, si concluderà un ciclo di presidenza ben più lungo di quello federale.
Timida
Ugualmente timida
E’ con questo comportamento che i problemi si sfilacciano, diventano impossibili da affrontare, tantomeno da risolvere.
L’augurio per il 2015 è quello che ci porti, dal Congresso di Chianciano, non solo un nuovo segretario, pieno di energia e desideroso di fare bella figura, ma anche un apparato sindacale che abbia uno scatto di orgoglio ed efficienza e che, lasciando da parte le soffocanti mediazioni tra correnti e correntine, sia verticali sia regionali, dia alla Fnsi la capacità e la forza necessarie a fronteggiare una situazione davvero difficile.
Buon anno e cordiali saluti,
Guido Columba