Cassazione: no al carcere per i cronisti
No al carcere per i giornalisti ritenuti responsabili di diffamazione, se non in "circostanze eccezionali". Lo ha stabilito, in una sentenza depositata oggi, la quinta sezione penale della Corte di Cassazione, rilevando che "la libertà di espressione costituisce un valore garantito attraverso la tutela costituzionale del diritto/dovere di informazione", che impone "anche laddove siano valicati i limiti del diritto di cronaca e/o di critica, di tener conto, nella valutazione della condotta del giornalista, dell'insostituibile funzione informativa esercitata dalla categoria di appartenenza, tra l'altro attualmente oggetto di gravi e ingiustificati attacchi da parte anche di movimenti politici proprio al fine di limitare tale funzione".
La pronuncia della Cassazione è venuta nell'ambito di un processo a carico di due giornalisti - uno direttore, l'altro autore di un articolo pubblicato sul quotidiano 'La voce di Romagna' nel marzo 2006 - per diffamazione ai danni di due militari. L'articolo attribuiva alle parti offese il furto ai danni di un collega, contrariamente al vero. Il Tribunale di Cremona prima e