Auguri per un 2010 positivo
GLI AUGURI DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DELL'UNCI GUIDO COLUMBA
Gli organismi siano compatti per salvaguardare i principi fondanti della professione
21 dicembre 2009 - Si chiude un anno difficile, molto difficile. I cronisti si augurano e augurano a tutti voi che il 2010 sia migliore.
La conclusione del contratto di lavoro, di cui a suo tempo abbiamo parlato a lungo e in modo circostanziato, anche se dopo tanti anni ha portato alla categoria un contratto, ha lasciato l’amaro in bocca a tanti. Le ristrutturazioni in corso in molte testate, con la fuoriuscita di tanti colleghi, hanno ampliato il senso di malessere che attraversa le redazioni. I continui attacchi alla funzione dell’informazione, e anche a singoli colleghi, da parte del potere politico confermano che il tentativo di intimidire i giornalisti e limitare la libertà di informazione - e con essa il diritto dei cittadini di essere informati in modo corretto, completo e tempestivo e il correlato dovere del giornalista di farlo – prosegue, anche se ogni tanto sembra rallentare passando in secondo piano rispetto ad altri temi che riguardano la giustizia.
Il ddl Alfano sulle intercettazioni però è sempre in Senato e non si può affatto escludere una sua ripartenza improvvisa.
Pertanto, come sempre i cronisti, invitano alla vigilanza e alla compattezza, specialmente tra di loro, gli organismi che rappresentano la professione, poiché quando la categoria si muove unita e convinta di dover salvaguardare i suoi principi fondanti, riesce ad ottenere risultati positivi.
L’augurio dei cronisti a tutti voi è proprio questo: che, superati momenti davvero difficili, il 2010 sia per tutti i giornalisti un anno positivo.
Guido Columba