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Sabaudia: delibera “bavaglio” - I cronisti, revoca immediata

IL SINDACO, “TUTELARE” L’IMMAGINE DELLA CITTA'  

 

Non si può consentire alla  stampa di denigrare amministratori

08 settembre 2010, Latina - L'oggetto è  chiarissimo: “Tutela dell'immagine di Sabaudia”. Tutelarsi da chi? Dai  giornalisti, ovvio. La giunta municipale della località turistica in provincia  di Latina  ha dato mandato al sindaco di investire “efficacemente il  responsabile del servizio avvocatura allo scopo di attivare le risorse interne e  ove occorrente, anche mediante l'ausilio di professionisti all'uopo individuati,  avvalendosi delle risorse già assegnate per la difesa giudiziale, affinché sia  tutelato in ogni sede giudiziaria ritenuta pertinente l'immagine della città e  il buon nome degli amministratori, con particolare riferimento alle notizie  denigratorie pubblicate negli ultimi tempi”.

Come se i fatti di cronaca  debbano comunque  essere taciuti.

Nella delibera si fa riferimento a una  “campagna denigratoria” e al fatto che non si può “consentire che alcuna stampa  quotidiana possa definire i rappresentanti dell'amministrazione come mandanti di  attività non trasparenti e improntate alla coercizione”. Il tutto perché nella  maggioranza che governa la città (Pdl) ci sono da tempo frizioni. Il sindaco  Maurizio Lucci e i suoi assessori il 12 agosto (delibera 134) hanno deciso di  occuparsi della stampa anziché dei problemi di Sabaudia e successivamente hanno  anche “convocato” dei colleghi per informarli che da quel momento in poi  “rischiavano”.

 Motivo? “Alcuni episodi, riferiti a  comportamenti dei singoli privati, vengono ripresi da certa stampa con finalità  non soltanto informative e divulgative ma anche allo scopo di combattere, con  gli strumenti della divulgazione e dell'eco mediatica, l'azione politica  espressa dagli organi eletti”.

Un copione già visto, insomma. “Chiediamo  l'immediata revoca della delibera. I cronisti hanno raccontato fatti avvenuti in  quella città e vicende – come quella recente del possibile avvertimento a  Roberto Saviano – facendo semplicemente il loro mestiere – afferma Giovanni Del  Giaccio, fiduciario dell'Unci a Latina, d’intesa con il presidente nazionale  Guido Columba – se Lucci si sente danneggiato ha già gli strumenti per agire,  non c'era alcun bisogno di questo atto che sa tanto di bavaglio e minaccia  preventiva. Per quanto ci riguarda non parteciperemo più a iniziative del Comune  fin quando la delibera sarà in vigore”.

 

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