A Milano la terza Giornata della Memoria dei cronisti uccisi
CERIMONIA IL 3 MAGGIO ALLA REGIONE LOMBARDIA
In occasione del trentennale dell'omicidio di Walter Tobagi
20 aprile 2010 - Sarà Milano quest’anno la città sede della celebrazione della Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, voluta dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani, in concomitanza, il 3 di maggio, con la Giornata della Libertà dell'informazione decretata dall'Assemblea Generale dell'Onu nel 1993 e organizzata dall'Unesco.
La cerimonia, che si svolgerà nella sede della Regione Lombardia, al Pirellone, nell’Auditorium Giorgio Gaber, assume un particolare significato per il giornalismo milanese, in quanto il prossimo 28 maggio ricorrerà il trentesimo anniversario dell’assassinio di Walter Tobagi, il giornalista del Corriere della Sera e dirigente sindacale falciato sotto casa da un commando delle Brigate XXVIII Marzo, guidata da MarcoBarbone. Tobagi, insieme con gli altri dieci giornalisti italiani uccisi e i molti altri feriti da commando terroristici o della criminalità organizzata, sarà ricordato oltre che dalla figlia Benedetta, dal collega e amico Giuseppe Baiocchi.
Ma l’Unci e il Gruppo Cronisti Lombardi, che in collaborazione con l’Associazione Lombarda dei Giornalisti e l’Ordine Regionale, con la Fnsi e l’Ordine nazionale dei giornalisti hanno curato l’organizzazione della Giornata, vogliono che quella di Milano sia anche l’occasione anche per una riflessione sulla situazione di tutti quei colleghi che, lavorando in zone ad alta densità mafiosa, sono quotidianamente sotto la minaccia della criminalità organizzata. E’ in questa prospettiva che saranno presenti a Milano anche Rosaria Capacchione e Lirio Abbate, a testimoniare quanto sia ancora difficile e pericoloso per la propria incolumità personale, esercitare in vaste aree del nostro Paese il diritto dovere di cronaca.
Alla cerimona saranno presenti oltre al Governatore della Lombardia Roberto Formigoni, le maggiori autorità civili e militari milanesi, e il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Roberto Natale.
La manifestazione sarà il segno tangibile che il ricordo di quanti si sono sacrificati non sbiadisce con il passare degli anni e che tutti gli organismi della categoria sono impegnati nel mantenere aperti i canali – come dimostra la contestazione del ddl legge Alfano - attraverso i quali la libertà di stampa fornisce ai cittadini in modo corretto, completo e tempestivo le informazioni indispensabili perché conoscano quanto avviene nel Paese e possano, quindi, assumere in modo consapevole le loro scelte.