Creare postazioni di lavoro gratuite e attrezzate
A DISPOSIZIONE DI DISOCCUPATI E FREELANCE
18 aprile 2010 , Viareggio - Mozione approvata all'unanimità
La crisi economica sta avendo pesantissime ricadute sul mondo dell’editoria, già indebolito dall’assoluta carenza di progettualità strategica da parte delle aziende.
Sono già una trentina le società che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali e la Fnsi stima in oltre 700 i colleghi che lasceranno le redazioni a fine 2010.
È doveroso quindi il massimo sostegno solidale della categoria - morale, ma anche sostanziale - verso i tanti giornalisti che stanno perdendo il proprio posto di lavoro e in particolare nei confronti di quelli ancora lontani dal pensionamento o costretti a quel precariato collaborativo che viene eufemisticamente definito “freelance”.
Il grave rischio per questi colleghi è quello di finire in un limbo di scoraggiante isolamento, ritrovandosi estromessi dal ritmo attivo della produzione giornalistica e dunque con sempre meno possibilità di reale reinserimento lavorativo. Per non parlare delle preoccupanti ricadute sul piano psicologico e della socialità.
In questo senso un aiuto concreto ed efficace può venire dalla creazione di postazioni di lavoro giornalistico attrezzate gratuite, da attivare in sintonia con le associazioni stampa territoriali e la collaborazione delle istituzioni (che potrebbero concedere i locali) e delle forze imprenditoriali (Camere di Commercio).
Le sale “Free Press” - con accesso e uso regolamentati in modo appropriato - consentirebbero a questi colleghi in difficoltà di poter lavorare nella piena disponibilità di mezzi (telefono, web, agenzie) e permetterebbero di ricreare quel positivo clima di collaborazione collettiva che è proprio dell’ambiente redazionale.
Il Consiglio nazionale UNCI, riunito a Viareggio dal 16 al 18 aprile 2010,
si impegna
a promuovere la creazione di postazioni di lavoro attrezzate gratuite ad uso dei colleghi disoccupati e freelance, ricercando a tal fine le necessarie collaborazioni con le associazioni stampa territoriali, le istituzioni e le forze imprenditoriali locali.